Nelle nostre passeggiate cosmiche, vi invitiamo questa volta alla ricerca di esempi luminosi e introvabili di sonorità elettroniche sperimentali dallo spazio profondo. Suoni per veri intenditori: mood colto e raffinatissimo o straniante ed elaborato, ma anche sensualità e intensità.

Double Album, Knut Skodvin, Kondens, Orb 04, Electronic experimental, minimal, new vawe, synth pop produced by Orbratize records
Knut Skodvin, Kondens

Knut Skodvin – Kondens (ORB 04)

Riferimenti colti, testi spesso riproposti dalle poesie di Pablo Neruda e di Stig Holmås, autore molto stimato in patria, norvegese come Skodvin, classe 1951, l’artista che propone questo doppio vinile dalle atmosfere che richiamano gli Aphex Twin. Un lavoro ricavato dalle bobine del master della pubblicazione originale del 1982, con l’aggiunta di moltissimo materiale ottenuto recuperando ogni frammento che l’artista ha impiegato per pubblicità, stacchi radiofonici e anche per corti erotici e accompagnamenti sonori nei cinema vietati ai minori. Tutto è stato poi rivisto in post-produzione per rendere omogenee le tracce. Racconta Skodvin: “Ho costruito il mio primo home studio intorno al 1980. Il mio amico e co-produttore John Gaasland ha contribuito con molti strani sintetizzatori e altri aggeggi elettronici: avevo una varietà di strumenti e apparecchiature di registrazione. Abbiamo usato un Fostex 8 per registrare, ma usavamo uno studio professionale per il mix e il master”.

Album, Martin Kornberger & Volker Kuhn,Embrace, ORB 02, experimental, minimal electronic produced by Orbratize records
Martin Kornberger & Volker Kuhn, Embrace

Martin Kornberger & Volker Kuhn – Embrace (ORB  02)

 Uno dei bestseller di Orbeatize, sperimentazione elettronica dura e pura con venature kraut, rese ancora più coerenti dai concept degli album dai quali sono tratte le tracce, con contenuti affini all’epica e al fantasy teutonici. La tracklist è quasi tutta recuperata e restaurata dall’album omonimo del 1986, a esclusione di “The Dwarf”, originariamente inclusa nella musicassetta pubblicata l’anno successivo in “Return of the Magician”.

Martin Kornberger ha passato tutti gli anni ‘80 tra i sintetizzatori, che faceva dialogare con molti generi, ma soprattutto con il rock. Volker Kuhn lo accompagna ai sintetizzatori e alla chitarra.

Album, Chris Hanzsek, September and December, ORB 07, experimental electronic music produced by Orbratize records
Chris Hanzsek, September And December

Chris Hanzsek ‎– September And December (ORB  07)

Il primo album della storia per il quale sarebbe appropriato il termine grunge, prima che si sentisse anche solo parlare di questo genere, dato che ha visto la luce nel 1985. Hanzsek è diventato uno stimatissimo produttore e un rinomato sound engineer rinomato. Leggenda narra che questa perla preziosissima abbia ispirato i lavori successivi di Chris Cornell, che ne ha scoperto i nastri scartabellando tra alcune demo. Chissà. Una seconda leggenda la racconta lo stesso autore:  “Ricordo che Jeff Ament dei Pearl Jam (Green River all’epoca) passò mentre lo stavo ascoltando sul mio stereo di casa. Mi chiese cosa fosse e disse che gli piaceva. Mi ha sorpreso, perché ricordo anche  di averlo suonato per una dozzina di persone, senza farne copie, e questo è tutto. L’ho semplicemente dimenticato”. Deve essere il momento della sua riscoperta. 

Album, Weltklang Electronic Music, ZX81 in Concert, ORB 19, electronic, techno produced by Orbratize records
Weltklang Electronic Music, ZX81 In Concert

Weltklang Electronic Music – ZX81 In Concert (ORB  19)

Immaginate un gruppo con un potenziale anche superiore a quello dei Tangerine Dream, un gruppo precursore della techno. Immaginate che non ce l’abbiano fatta, nonostante il dialogo intimo con Klaus Schulze (a corredo dell’album si vedono foto dal suo studio). Immaginate, poi, quanto sia semplice restaurare una performance dal vivo registrata su una musicassetta del 1981, seppur con una qualità quasi da studio di registrazione.  Weltklang Live Electronic Music è un progetto di Richard Aicher e Andreas Merz, nato nel 1978 a Monaco. Il Concerto ZX81 è il prodotto di un’infinita performance live per realizzare la quale i due si rinchiusero in uno sgabuzzino arredato esclusivamente da oggetti che farebbero invidia ai feticisti dell’elettronica.  Album perfetto per serate con mood “fuori dal tempo”.

 

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